domenica 29 giugno 2008

Ancora una volta, con sentimento

Nell’etica del blogger esiste la possibilita’ di cancellare un post e sostituirlo ?
Non ho cercato approfonditamente, ma credo proprio di no.

E’ solo per questa ragione che lascio online il mio post precedente sul Flan, sappiatelo, se no vi avrei portato direttamente al meglio : il Tortino :)
Il flan cucinato una settimana fa, e pubblicato ieri, mi aveva soddisfatta nel gusto, ma lasciata col dubbio della consistenza.
Purtroppo sono una capricorna che deve andare fino in fondo alle cose.
Ecco perche’ oggi ho ibridato il mio flan col
“cake alternativo” di Fabien, e la musica e’ cambiata decisamente.
Viandante che, per qualche remota ragione, decidi di bussare alla mia porta virtuale o, peggio, mediti di provare le mie ricette, sappi che se vuoi fare un Tortino di Zucchine & Formaggi, questo e’ quello buono :)

Variante del 29/06/08

Per le zucchine : ½ cipolla Tropea - ½ spicchio d’aglio - poco zenzero (una quantita’ pari all’aglio) - ½ carota -4 zucchine chiare (taglia media) - 1 bicchierino di vino bianco - alcuni pomodorini ciliegia, o pomodori a listarelle

Per l'impasto : 3 uova - 40 gr. olio di semi - 1 yogurt naturale da 125 ml. - trito aromatico (oggi avevo salvia, rosmarino, basilico e menta) - 40 gr. parmigiano grattugiato - 150 c di farina - 2cc lievito per salati - ½ scamorza affumicata a dadini -

Che dire ? Soffritto di carota – aglio - cipolla e zenzero in poco olio e burro, aggiungere le zucchine private della parte centrale e tagliate a pezzetti, sfumare col vino bianco, sale & pepe, cuocere al dente per una decina di minuti scarsi.
Mettere da parte e far raffreddare.
Preparare la pastella sbattendo con la frusta le uova con sale e pepe bianco, aggiungere olio, yogurt, trito aromatico, parmigiano e mescolare accuratamente.
Passare al robot le zucchine riducendole in crema, ed unirle alla pastella.
Setacciare nel composto la farina mescolata col lievito, e continuare ad amalgamare, magari passando dalla frusta alla spatola.
Aggiungere in ultimo la scamorza a pezzetti.
Imburrare uno stampo da cake, e cospargerlo di farina integrale, sbattendo via l’eccesso.
Sul fondo, in lunghezza, mettere dei pomodorini tagliati a meta’, poggiati sulla parte convessa (o delle listarelle di pomodoro), e delle listarelline di zucchine crude per creare un effetto petalo.
Versare la pastella, pareggiare, ripetere la stessa decorazione in superficie.
40 minuti in forno preriscladato a 180°, gli ultimi 10 minuti ho protetto la superficie con una carta forno bagnata e strizzata, nel vano tentativo di non farlo abbronzare troppo dal mio forno selvaggio.

Continua a leggere...

sabato 28 giugno 2008

Fedeccino "Flan" di Zucchine & Formaggi

Cos’e’ un flan ?
Wikipedia dice un “budino”, o uno “sformato”.
Del resto François Hollande e’ stato a lungo soprannominato “le Flan” dalle cattive marionette dei Guignols, ed in effetti ha l’aria di un budino.

Posso personalizzare un flan e farne un fedeccino-flan ?

L’esperienza deludente della Terrina di Melanzane mi ha fatto riflettere, e mi sono messa a cercare qualcosa che si avvicinasse di piu’ alla mia idea di terrina, o sformato, che tradotto in soldoni vuol dire qualcosa di piu’ vicino ad un flan, con piu’ sapore e piu’ aroma.
... sfoglia vecchi numeri della Cucina Italiana, cerca nei blog di vari paesi … alla fine nessuna ricetta mi pareva convincente nel suo insieme, ed ho quindi rielaborato tutta questa serie di flan-informazioni, evitato panna e besciamelle, ed infine prodotto la seguente ricettina :

Ingredienti :

Ingredienti - ½ cipolla Tropea - ½ spicchio d’aglio - poco zenzero (una quantita’ pari all’aglio) - ½ carota - 4 zucchine chiare (taglia media) - 1 bicchierino di vino bianco - 5 pomodorini ciliegia -
½ scamorza bianca - qualche mozzarellina (o ½ mozzarella) - 40 gr. parmigiano grattugiato - 2 uova - 80 gr. olio di semi - 1 yogurt naturale da 125 ml. - 3/4 c di farina - trito aromatico (io avevo salvia, rosmarino e timo) - burro - olio evo

Ho preparato un soffritto con cipolla, aglio, zenzero e carota, e l’ho lasciato andare a fuoco bassissimo in poco olio evo ed una ½ noce di burro.
Nel frattempo ho tagliato le zucchine in 4, ed ho eliminato la parte centrale coi semini.
Poi le ho tagliate a listarelle / dadini (non importa l’estetica, e’ solo per cuocere piu’ velocemente), e le ho aggiunte al soffritto (trattenendone piu’ o meno un pugnetto per decorare), mescolando bene.
Le ho lasciate cuocere qualche minuto alzando la fiamma, pizzico di sale e macinata di pepe bianco, ed infine ho aggiunto il vino bianco (io ho usato del Trebbiano). Ad evaporazione del vino terminata, ho coperto col coperchio ed ho lasciato cuocere un altro paio di minuti.
Spento il fuoco sotto le zucchine, le metto da parte ad intiepidire, e nel frattempo in una terrina sbatto (con splendida frusta flessibile di silicone appena comprata) l’uovo con l’olio di semi, e con lo yogurt.
Aggiungo le erbette tritate, poco sale e pepe bianco, ed i tre/quattro cucchiai di farina. Altra frustatina, ed ecco il parmigiano.
Trasferisco le zucchine nel robot, e le frullo riducendole in crema.
Aggiungo questa crema alla pastella (mescolatina) con gli atri formaggi tagliati a dadini.
Ho imburrato uno stampo di alluminio, e l’ho cosparso di farina integrale, sbattendo delicatamente via l’eccesso.
Sul fondo, in lunghezza, ho messo dei pomodorini tagliati a meta’, poggiati sulla parte convessa, e delle listarelline di zucchine crude ad effetto petalo.
Ho poi rovesciato la pastella zucchinosa trebbianata erbettata (questi erano i profumi che primeggiavano), ho sbattuto leggermente per pareggiare ed eliminare l’aria, ed ho ripetuto sopra la stessa decorazione fatta sul fondo (mi sono detta, se il mio forno come al solito ne brucia una delle due parti, l’altra sara’ potabile !).
Finalmente si inforna, a 180° per c.ca 30 min., io ho messo lo stampo in una teglia con un dito d’acqua sul fondo.
Lasciare raffreddare completamente, e preferibilmente tenere in frigo un paio d’ore perche’ si compatti bene. Il sapore e’ buonissimo, l’aroma pure, la consistenza e’ … un flan ? O un tortino ? O uno sformato … ? ... sono finalmente soddisfatta ? Cosa posso aggiungere, o togliere, per dargli consistenza ?

Continua a leggere...

Pirritini di Artemisia

Per me il mondo dei food-bloggers e' ancora praticamente nuovo, l'ho scoperto all'inizio di quest'anno. Muovendosi qua e la', si trovano autentiche perle, proprio degli artisti, la conferma - anche virtuale, se ce ne fosse bisogno - che chi cucina pratica un'arte.
Io continuo a farlo perche' mi tranquillizza, "ça m'apaise", al punto che anche con questo caldo ho acceso il forno ben due volte oggi, per sperimentare quanto ho scoperto, e che ha colpito la mia immaginazione, ed attraverso le immagini mi ha chiamata e “sfidata”.
Artemisia e' senz'altro un'artista, e qui troverete l'originale dell'idea che ho riprodotto oggi.
Come al solito ho calato un po’ burro e zucchero (120+120 gr.), ed ho utilizzato marmellata fatta in casa con fichi e susine Stanley, e del rhum anziche' il liquore di melograno utilizzato dall'autrice (anche se avrei tanto voluto averlo per provare).

… ma ritentero' con una marmellata piu’ amara :)

Continua a leggere...

martedì 24 giugno 2008

"Son, be a dentist"



Steve Martin, dentista sadico, cita la sua mamma in una canzone del film "La Piccola Bottega degli Orrori" :


She said, "My boy, I think someday
You'll find a way To make your natural tendencies pay
You'll be a dentist
You have a talent for causin' things pain
Son, be a dentist
People will pay you to be inhumane
Your temperament's wrong for the priesthood
And teaching would suit you still less
Son, be a dentist
You'll be a success"

36° all'ombra, umidita' tipo "respiro del brodo", parto verso Bologna per concludere l'odissea del mio premolare superiore sinistro con un'estrazione.

Tre ore piu' tardi, di cui due di tortura anestetizzata ("You have a talent for causin' things pain"), il mio premolare e' partito, io ho sperimentato cosa si prova a farsi mettere un impianto subito dopo un'estrazione, ho subito i patpat consolatori del mio gentile dentista, mi sono sciolta nel percorso a piedi fino al garage dove avevo messo al sicuro la Twingozzetta, nella Twingozzetta sono crollata con il ghiaccio secco premuto sulla guancia, poi 60 km verso casa, ed infine divano, ghiaccio a volonta', e nasate consolatorie di Nico.
Il mio penultimo dentista era uno Steve Martin, psicologicamente disturbato ed isterico, che mi ha condizionato e fatto fuggire per anni dai controlli.
Ora, dovro' anche fare 60+60 km. nella calura dell'anticiclone africano, ma i patpat gentili, e la sensazione che si sappia cosa si sta facendo, stemperano il ricordo, anche se fischietto quell'aria con la bocca mezza addormentata ...



Continua a leggere...

lunedì 23 giugno 2008

"Jellicle wash behind the ears ..."

Devo dire che ero poco convinta, ma ho accettato perche’ mi sono imposta di accettare sempre gli inviti, anche se non corrispondono completamente al mio gusto, perche’ dopotutto chissa’, si puo’ sempre essere sorpresi.
E’ stato il caso andando a vedere il musical Cats, venerdi’ scorso, nell’ambito del Ravenna Festival, curato in modo maniacale da quell’oramai mitico personaggio ravennate che e’ la Sig.ra Muti.
Mi sono divertita molto, mi e’ piaciuto il viaggio fino al PalaFiera di Forli’ testando il navigatore che mi sono comprata, che fara’ si’ che non abbia mai piu’ la scusa della paura di perdermi, nello spostarmi ovunque anche – e soprattutto – da sola.
Mi sono divertita nel vedere il pubblico eterogeneo di anziani e bambini ed appassionati.
E’ stato assolutamente divertente vedere una scena di autentico tip-tap all’americana dei tempi d’oro, nel numero della gatta pigra JennyAnyDots, detta “Gumbie Cat”.
E’ stato entusiasmante vedere una sorta di ibrido tra Freddy Mercury e Gary Glitter, reincarnati e travestiti da gatto mago Mr. Mistoffelees, fare un numero estremamente glam-rock e molto spettacolare.
A dire il vero tutto il resto era un po’ troppo diluito nelle due ore di spettacolo, dopotutto una trama che si basa su delle storie personali raccontate da gatti durante un ritrovo in una discarica e’ un po’ troppo tenue per tirarla talmente in lungo (pur concedendo che lo spunto narrativo venga da Thomas Eliot !), con tanto di “Memoriiiieeees” spremuta all’inverosimile in ben tre arrangiamenti diversi nel corso della storia.
Proprio durante l’ultimo di questi “Memories”, quello che ho trovato piu’ commovente, con la gatta Grizabella che canta quel famoso “Touch me ! It’s so easy to leave me – all alone with the memory – of my days in the sun …”, mentre non riuscivo a frenare lacrimoni e pelle d’oca, mi sono girata verso Luisa che, seduta accanto a me, ha ricambiato il mio sguardo malinconicamente, per poi uscirsene con la seguente frase : “ Oh, che male al culo !”.
Ancora rido :))
… e ancora penso alla Tea, come ogni giorno ed ogni sera, col cuore che fa male, pensando che anche lei avrebbe potuto essere una Jellicle, mentre in una macchia di sole di quelle che cercava sempre al mattino stava sdraiata, impegnata nelle sue interminabili toilettes, “Jellicle wash behind the ears” …

Continua a leggere...

domenica 22 giugno 2008

Il Cake a Dondolo


Che dire ? E' perfetto cosi' come l'ho trovato qui da Fiordizucca, ma ho comunque calato lo zucchero (120 gr.) ed il burro (pure 120 gr.), e messo solo 2 cc di lievito.
Ho commesso l'errore di fare un cake unico, ed essendo molto lievitato, quando l'ho capovolto e' risultato un cake a dondolo !

Continua a leggere...

lunedì 16 giugno 2008

Biscotti d'Emergenza

Metti una domenica sera di meta' giugno cammuffato da fine inverno, metti che si fosse appena terminata la lettura del libro di Ruth Reichl "La Parte piu' Tenera" (che lascia come strascichi 1) la voglia di essere vissuta a Berckeley negli anni '70 e 2) l'impulso, normalmente piu' realizzabile, di cucinare un Boeuf Bourguignon), metti che l'unico dolce in casa fosse un sorbetto all'albicocca da brivido, insomma, poste tutte queste premesse, il desiderio di profumo di biscotti si e' fatto sentire in modo irrefrenabile.
Ma ecco che la mia dispensa cade non solo sulla quasi assenza di farina 00, ma anche su una drammatica carenza di zucchero. Inaudito. La mia memoria fa acqua da tutte le parti.
Anilina mi viene in aiuto con questa ricetta passepartout, riadattata in emergenza alla mancanza di materie prime.
Quindi, con quello che avevo :

75 gr burro
40 gr zucchero semolato
40 gr zucchero integrale (quello equo & solidale della Coop non e' male)
1 uovo
1 cc di cannella
2 c di fecola di patate
una punta di cc di bicarbonato
100 gr farina 00
150 gr farina di riso

Preriscaldare il forno a 170°.
Montare burro e zucchero finche' schiariscono, spumosi il piu' possibile (sbattitore a fruste + olio di gomito per perfezionare), ed aggiungere l'uovo, continuando a montare.
Poi fecola, bicarbonato e cannella.
Integrare gradualmente le farine, mecolando col cucchiaio.
L'impasto deve risultare morbido ma non appiccicoso (secondo me e' adatto anche alla sparabiscotti, ma io avevo voglia di formine).
Da notare che, sul tagliere, avevo sparso della farina integrale, quindi i biscotti hanno assunto un'aria ancora piu' rustica.
Cotti per 8 minuti (ma il mio forno scalda come l'Inferno) sono risultati ideali.
Friabilissimi, li rifaro', e li consiglio.

Ah ! ... a proposito di emergenze : dal 30 giugno al 4 luglio ci sara' in Italia lo stesso sciopero dei trasportatori che gia' agita Francia, Spagna, Portogallo ... sapete che a noi italiani prendono le febbri di accaparramento quando ci sono questi eventi, quindi congelate del pane, fate il pieno di benzina, e comprate farina e zucchero :).

Continua a leggere...

domenica 15 giugno 2008

L'Apparenza & la Sostanza

Quando, nel mio errare per blog di cucina in cerca di ispirazione, sono capitata qui, sono stata immediatamente conquistata.

La triste realta' e' che, dopo aver passato passato una tarda serata di venerdi' a confezionarla, questa Terrina di Melanzane al Timo e' risultata esteticamente carinissima, ma sostanzialmente deludente. Il timo rende tutto delicatamente aromatico, si', ma il sapore della melanzana paradossalmente si perde, ed il fatto che abbia scelto di alleggerirlo mettendo meta' panna e meta' latte di cottura dello spicchio d'aglio - invece di tutta panna - non ha probabilmente aiutato.
Forse vale la pena di riprovare aggiungendo del parmigiano ?
Valutero' questa possibilita', sempre che il clima di questi giorni si decida a volgere al bello/soleggiato/estivo/stagione-favorevole-alla-melanzana, invece di intirizzire ed intristire come in questi giorni (ieri sera 12°, stamane 14° ...).
La foto scattata e' certo aiutata dal flash, ma quel che si vede e' il riflesso di un autentico, raro, malaticcio raggio di sole.

Continua a leggere...

sabato 14 giugno 2008

Perdo pezzi

Perdo pezzi

Continua a leggere...

lunedì 9 giugno 2008

Torta mandorlata alle Ciliegie


L'ho fatta alcuni giorni fa, facendomi tentare qui, sul blog La Belle Auberge che oramai visito quotidianamente.
Della mia versione mi e' piaciuto che sembrasse pari pari una delle torte di Nonna Papera, viste su quei vecchi Topolino mensili con lo speciale sulle vacanze di Qui Quo Qua.
Questa tendenza a filtrare la realta' attraverso immagini dell'infanzia, o di un passato rassicurante, dovrebbe preoccuparmi ... ?

Continua a leggere...

venerdì 6 giugno 2008

Bella, Dorotea

E' terribilmente difficile lasciare andare Dorotea, che ha condiviso molto attivamente quasi 18 anni della mia vita.

E' vero che me l'ha letteralmente salvata, la vita, piu' volte, portando luce.L'ho amata cosi' profondamente, ho amato la sua fierezza felina e la sua dolcezza, il suo sguardo grave ed i salti alti un metro per seguire le parabole a stella filante del nastro di un pacco di Natale, il colore e la morbidezza della sua bella pelliccia ed il suo venirmi incontro ogni sera in fondo alle scale quando rientravo a casa, lo stringersi contro di me nel letto anche se faceva un caldo insopportabile, ed i musi che era capace di tenere fingendo di non conoscermi quando tornavo dopo un viaggio … potrei continuare ancora, ma l'ho amata cosi' tanto che ora ho un vuoto nel cuore enorme, e visto che lei non c'e', appallottolata sotto il plaid di Ikea sul divano mentre la mia tastiera ticchetta, non continuo piu'.Come un amico francese mi ha scritto, "c'est la vie, non bisogna opporsi ma piegarsi. E la sofferenza va combattuta".Dopo la seconda notte di quasi totale insonnia per assisterla, mi sono piegata, e stamattina l'ho portata dal veterinario. Ora almeno non soffre piu'.Dorotea e' stata la gatta della mia vita.Bella, Dorotea.

Continua a leggere...
La Sorella DisSimile non è una testata giornalistica ma un semplice blog privato e amatoriale, senza alcuna pretesa giornalistica. Non può pertanto considerarsi prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07/03/2001.