mercoledì 31 dicembre 2008

Tartelettes all'Uva Portafortuna 2009

Chiudo questo anno bisestile con un buon auspicio - l'Uva Portafortuna - che spero porti a tutti noi un 2009 positivo, e tranquillo.

Per c.ca 6 Tartelettes :
200 gr c.ca di pasta sablée - c.ca 40 acini d'uva - 150 cl di panna - 5 c. di zucchero semolato - 3 c.  di zucchero a velo - acqua - poco burro

Per la ricetta della pasta sablé vi rimando alla Tarte aux Pommes Deliziosa, postata qualche tempo fa ; se vi avanza della pasta (dovrebbe uscirne c.ca il doppio), si possono tranquillamente fare altre tartelettes, oppure dei biscotti da glassare, vengono deliziosi.

Preriscladare il forno a 180°. Stendere la pasta, e ritagliarne 6 cerchi, coi quali rivestire gli stampini imburrati (nel caso di quelli usa e getta della Cuki, nessun bisogno di burro).
Infornare per c.ca 6/8 minuti, avendo cura di porre un peso - per esempio dei fagioli secchi - sulla base, perche' non gonfi.
Far bollire lo zucchero semolato con un bicchiere d'acqua, e tuffarvi gli acini d'uva. Lasciare sobbollire dolcemente per c.ca 3 minuti, poi scolare con una ramaiola, e lasciare sgocciolare su una gratella.
Montare la panna con 2 c. di zucchero a velo, e dividerla equamente sulle tartelettes.
Guarnire con gli acini d'uva, e spolverare col restante zucchero a velo.

Questa ricetta viene dal numero Speciale Cucina della rivista fracese Avantages, che ho avuto il buonsenso di comprare all'aeroporto sulla via del ritorno, e che e' ricca di altre perle che, ne sono certa, presentero' qui molto presto.

Auguro a tutti complicita' e condivisione, ascolto e solidarieta'. E salute :)

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lunedì 22 dicembre 2008

Keep Walking - Bruno Catalano alla Galerie Modus di Place des Vosges

E' difficile, in una citta' come Parigi, scegliere qual'e' la cosa piu' bella, il luogo dove piu' intensamente vibrano certe corde.

Parigi e' una sorgente di emozione e di bellezza, di dolore, di sorrisi estatici, di trivialita', piu' di qualunque altro luogo io abbia mai visitato.
Come scegliere tra le piazze e piazzette di Parigi la mia preferita ? Impossibile, anche se la mia inclinazione e' piu' per il luoghi raccolti come Place Furstemberg,

piuttosto che per gli spazi a perdita d'occhio di Place de la Concorde.

Tra questi due estremi, tuttavia, credo di poter dire che Place des Vosges sia la mia preferita.

Ho avuto l'impulso di partire perche', un paio di mesi fa, l'ho rivista in TV nello scorcio di un film, trasmesso in omaggio a Guillaume Depardieu, ed il semplice intravedere i mattoni rossi degli edifici che la contornano mi ha fatto dire, ad alta voce da sola nel mio salotto : "Place des Voooooooooooooooosges ..." con tono nostalgico e lamentoso.
L'indomani avevo il biglietto aereo.

Le gallerie d'arte contemporanea sotto i suoi portici espongono sempre pezzi sorprendenti, ed e' cosi' che la sera stessa del mio arrivo ho scoperto lo scultore Bruno Catalano, e la sua serie 'Keep walking', presentata alla Galerie Modus, al 23 di Place des Vosges.
Ho sostato a lungo. Riflettuto.
E' molto semplice : quest' anno difficile mi ha piu' che mai dato la consapevolezza del mio perdere pezzi, pezzi preziosi senza i quali non pensavo di poter piu' andare avanti.
Eppure, I "Keep walking".
Non so come, non so grazie a cosa, sempre col bagaglio al seguito, con le caviglie sempre piu' doloranti, sempre da sola.
Si continua a camminare, in equilibrio ma diminuiti.
Che dono prezioso, saper sintetizzare tutti questi dubbi, l'angoscia, l'inevitabile, in una scultura che trovo davvero, profondamente, contemporanea.

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Sablés Salati con Erba Cipollina e Pecorino Romano

La vigilia di Natale e' il momento in cui ritrovo la mia famiglia al completo, genitori, sorella e nipote, e l'usanza non e' quella del cenone, ma piuttosto quella del cocktail con stuzzichini vari, i tradizionali salmone e foie gras, e champagne.

Si aprono i regali, cane e gatti impazzano in mezzo a nastri e carte da regalo, e detto fra noi e' il momento che preferisco di tutta questa kermesse natalizia da "gran ripieno".
L'ispirazione per questo salatino prezioso mi e' venuta da Mirliton e dal suo sablé al basilico. Ho fatto alcune modifiche, e comunque la ricetta si presta ad ulteriori variazioni, con diverse erbe aromatiche, formaggi, oppure olive.

160 gr farina - 60 gr di burro - 1 uovo - 40 gr di pecorino romano grattugiato - una ventina di fili di erba cipollina tagliuzzati - sale, pepe.

Impastare in punta di dita la farina con il burro freddo a pezzetti, aggiungere poi l'erba cipollina tagliuzzata, il pecorino romano, l'uovo, e spolverare di sale e pepe.
Lavorare velocemente il tutto, formare una palla ed avvolgerla nella pellicola per alimenti, e lasciar riposare in frigo almeno un'oretta, meglio due.
In seguito, stendere col mattarello tra due fogli di carta da forno, arrivando allo spessore desiderato, e ritagliare i salatini con le formine per biscotti.
Cuocere per c.ca 10 minuti in forno pre-riscaldato a 180°.
Profumo di erba cipollina ovunque, e risultato delizioso !

P.S. Alla seconda esperienza li ho spennellati d'uovo, e sono risultati piacevolmente lucidi e coloriti, ed ho realizzato una variante basilico/parmigiano, che e' piaciuta molto.

... con questa ricetta partecipo alla raccolta Biscotti Salati organizzata da Laura, The happy housewife :)


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