domenica 24 febbraio 2008

Erosion


Vague presque sonore de solitude et de douleur.
C'est si profond, ça me renverse, ça me noie.
Chaque fois qu'elle s'eloigne elle repart avec un petit bout de moi, c'est comme pour l'érosion des cotes, c'est pareil, la plage est toujours plus etroite.


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Un'altra domenica di spari

Poi la prendo sul personale.

Se faccio dei biscotti favolosi, e mi si dice invece "si' ma a me non piace il cocco", mi viene da tentare una soluzione alternativa.

Cosi' stamattina mi sono svegliata ancora in vena di sparare, e visto che un biscotto favoloso mi sembra una buona base da cui partire, ho pensato ad una variante.


Sono solo una "amateur" della cucina, e forse le mie considerazioni scandalizzerano altri blogger super-qualificati (veri artisti, in alcuni casi), nel caso improbabile che mi leggano, ma ho pensato di sostituire al cocco disidratato delle mandorle polverizzate nel masterchef, e che forse potevo calare un po' il burro, visto che le mandorle sono abbastanza oleose.
Cosi', ho tentato queste proporzioni :

100 g. burro
80 g. zucchero
L'albume di un uovo medio
90 g. mandorle pelate polverizzate
Mezzo cucchiaino di cannella
20 g. cocco grattugiato (tie')
190 g. farina 00

L'impasto e' meno gestibile di quello al cocco, se si vuole usare la Sparabiscotti. La prossima volta usero' il burro fuso (consiglio internet per rendere qualsiasi impasto per biscotti adatto alla Sparabiscotti), per vedere se ci sono miglioramenti.
Ho comunque realizzato tre infornate scarse (ho provato anche la trafila che fa quel biscotto rustico quadrato, e quella porta via piu' pasta, dev'essere per questo che ne sono venuti meno ... ?), cuocendo sempre in forno preriscaldato a 180° per c.ca 15 minuti. In questo modo sono venuti appena dorati, e croccantini.
Sono relativamente soddisfatta, anche oggi la "non amante del cocco" che ha provocato coi sui commenti questa variante avra' diritto ad un assaggio.
La nebbia si e' alzata, tutto tace, anche gli spari sono cessati.


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sabato 23 febbraio 2008

Biscotti al Cocco per Momenti Tristi, o la terapia della Sparabiscotti





Ricomincio dalla Sparabiscotti.

E' funzionale e rassicurante.



Accendo subito il forno a 180°, perche' in 10 minuti l'impasto sara' pronto.
Comincio dalle dosi, Biscotti al Cocco per Momenti Tristi, cosi' li ribattezzo anche se la ricetta sembrava piu' allegra, letta in un forum di cucina scritto da tante ragazze diverse :

110 g burro
80 g zucchero
45 g albume
100 g cocco disidratato grattugiato
200 g farina


Mescolo nel masterchef il burro e lo zucchero, ma non si montano come vorrei, quindi trasferisco tutto in una ciotola e lavoro col cucchiaio di legno.
Devo stare attenta che una lacrima non cada nell'impasto, senno' avvelenero' tutti come in "Come l'acqua per il cioccolato".

Aggiungo i 45 gr. di albume, che poi corrispondono all'albume di un uovo medio, ed il cocco disidratato.

Trasferisco di nuovo nel robot, che lavora alacremente a velocita' 3.

Comincio ad aggiungere la farina (ho deciso di mischiarci anche 1/2 cucchiaino di bicarbonato) un cucchiaio alla volta.

Quando la lama comincia a fare fatica ad impastare, completo il tutto a mano, tornando al cucchiaio di legno ed alla ciotola.

Ecco, sono pronta per la Sparabiscotti :

trafila a fiorellino, leggermente oleata sull'esterno come da consiglio internet.

Carico, e comincio a sparare sulla leccarda foderata di cartaforno.

C'e' tutta una tecnica !

Due o tre spari per far scendere l'impasto, poi appoggiare sulla leccarda, e fare un singolo sparo.

Rilasciare, e tirare in su la Sparabiscotti con un movimento del polso sinistra/destra, due volte, sinistra/destra.

In questo modo, nel mio primo esperimento con questo aggeggio, ho riscontrato che il biscotto si e' depositato sulla carta staccandosi agevolmente nei tre quarti dei casi. Il quarto non conforme e' consistito in un aiuto con un coltellino, e la conseguente forma del biscotto risultata non perfetta.

Poco male.

Il mio forno li ha cotti in tre infornate da poco meno di 10 minuti ciascuna, non devono cuocere troppo, appena i bordi cominciano ad imbiondire vanno tolti.

Non appena raffreddano si "asciugano" e la consistenza diventa perfetta, una spolverata di zucchero a velo, e sono pronti per essere serviti.

A me, a Nico che non vede l'ora, a Tea che lecca lo zucchero, ai miei genitori come dessert (li porto dai miei fra poco) ed infine, se avanzano, a Luisa ed Anna per la pausa caffè di lunedì.

... e a nessun'altro.

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