mercoledì 25 febbraio 2009

Kibbe di Zucca

Wikipedia e' al solito di una semplicita' disarmante : il Kibbe e' un piatto mediorientale a base di burghul, che viene cucinato nelle piu' svariate maniere, mescolandolo alla carne macinata oppure alle verdure, sempre molto speziato.
Puo' essere cucinato col principio di un arancino di riso, oppure passato al forno, o servito semplicemente come una sorta di frittata.
Le attese dal dentista possono essere produttive, se si trovano vecchi numeri autunnali di settimanali "femminili", e si sottraggono le pagine delle ricette con la complicita' dell'assistente.
Solo oggi, al termine di un'altra due giorni di ferie forzate, ricca di eventi extra-lavorativi (alcuni difficili e provanti  come la temuta, e poi attesa come una liberazione, testimonianza al processo contro la persona che mi ha aggredita) che ora come ora, sommati insieme, mi fanno sentire piu' leggera, solo oggi dicevo questa ricetta mi e' tornata in mente, e l'ho recuperata.

Ecco quindi il Kibbe alla Zucca, per due persone :
100 gr burghul - 1 cipolla bianca - 300 gr di zucca cruda - 1 cc di hot curry - olio evo, sale.

Preriscaldare il forno a 200°, e mettere il burghul in una ciotola, ricoprendolo d'acqua bollente.
Sminuzzare la zucca nel mixer, tritare la cipolla, e mettere entrambe in padella con poco olio, e col cucchiaino di curry.
Saltare qualche minuto a fiamma vivace, aggiungere il burghul, una spolverata di sale, mescolare bene, coperchiare e togliere dal fuoco, lasciando intiepidire.
Ungere una pirofila rettangolare e riempirla col composto, compattandolo bene con una spatola. La ricetta originale prevede di "versare qualche cucchiaio d'olio" sulla superficie, io mi sono limitata ad un giro d'olio evo, per poi passare in forno c.ca 20 minuti.
Si puo' servire intero, o tagliato a quadretti come un fingerfood, insieme a pomodorini e radicchio, o insalata.
Io ho scelto il radicchio di Marcello, e pomodorini, con un filo d'olio ed una spolverata di sale affumicato.
In alternativa alla zucca, si possono utilizzare le patate dolci.

Bene, come al solito sono negata per le date, anche quelle delle ricorrenze che mi riguardano, ed a questa tendenza non e' sfuggito il primo anniversario di questo blog.
Ho pubblicato la prima ricetta il 23 febbraio 2008, e da allora ho imparato un sacco di cose, di cucina, di informatica, persino un po' di di fotografia !, ma soprattutto sulla ricchezza degli incontri, e su quello che posso fare, se solo mi convinco che posso.
Quindi archivio l'anniversario, e mi preparo per la prossima ricetta, come direbbe Amy Winehouse, "back to basics".

Continua a leggere...

domenica 22 febbraio 2009

Crema di Lenticchie Rosse con Feta Speziata

Questa ricetta della Frenk di un po' di tempo fa, a sua volta ispirata da Comidademama, mi era rimasta impressa, e mi ero ripromessa di provarla.
L'occasione viene da una visita al NaturaSì di Ravenna, dove ho finalmente trovato le lenticchie rosse che cercavo, piu' innumerevoli cosette bio/naturali piuttosto care e probabilmente di dubbia utilita'.
Ho fatto qualche variante ... :)
Quindi, per due persone :

150 gr lenticchie rosse, 1/2 cipolla, 1 carota, 500 gr brodo vegetale, acqua q.b., 100 gr di formaggio feta, salsa di soja shoyu, olio evo, yoghurt naturale, il succo di 1/2 limone, pepe nero, paprika, curcuma.

Ho fatto diventare trasparente la cipolla tritata, rinvenendola in poco olio, ho aggiunto la carota pure tritata e poi, non so se in modo ortodosso, ho fatto "tostare" le lenticchie in questo fondo, con poca salsa di soja.
Ho poi aggiunto il brodo precedentemente riscaldato ed ho coperto, lasciando prendere bollore.
Queste lenticchie devono cuocere 15/20 minuti, ed assorbono velocemente il brodo, quindi si deve regolare la quantita' di acqua da aggiungere a seconda che si voglia una crema densa oppure no.
A cottura ultimata ho frullato bene col mixer ad immersione, aggiunto poco sale, 2 cucchiai c.ca di yoghurt naturale, e poco olio evo, ed ancora un po di salsa di soja.
Mescolare gentilmente, e servire ben caldo, aggiungendo in ogni piatto un cucchiaio c.ca di succo di limone, una grattatina di pepe nero, e sbriciolando al centro c.ca 50 gr di feta per ogni porzione. Spolverare la feta di poca paprika e curcuma, et voilà.

Il riflesso dell'inferriata nel piatto e' simbolico, continuo a sentirmi prigioniera.

Continua a leggere...

domenica 8 febbraio 2009

Liberta' e Giustizia ?


Sono senza parole.
Quindi, cito l'inizio del commento di Ezio Mauro su Repubblica di sabato 7 febbraio e, finche' ancora posso farlo, invito da questo piccolo blog di "parole e ricette" a firmare l'appello pubblicato da Liberta' e Giustizia perche', come lo scrisse Norberto Bobbio, "noi siamo, dobbiamo essere, democratici sempre in allarme".

"UNA questione di vita e di morte, una tragedia familiare, un caso di amore e di disperazione tra genitori e figlia che cercava di sciogliersi nella legalità dopo un tormento di 17 anni, è stato trasformato ieri da Silvio Berlusconi in un conflitto istituzionale senza precedenti tra il governo e il Quirinale, con il Capo dello Stato che non ha firmato il decreto d'urgenza del governo sul caso Englaro, dopo aver inutilmente invitato il Premier a riflettere sulla sua incostituzionalità, e con Berlusconi che ha contestato le prerogative del Presidente della Repubblica, annunciando la volontà di governare a colpi di decreti legge senza il controllo del Quirinale. Pronto in caso contrario a "rivolgersi al popolo" per cambiare la Costituzione. [...]"

Continua a leggere...
La Sorella DisSimile non è una testata giornalistica ma un semplice blog privato e amatoriale, senza alcuna pretesa giornalistica. Non può pertanto considerarsi prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07/03/2001.