domenica 19 luglio 2009

Tarte alle Pesche & Prugne Ciliegia

La Tarte aux fruits francese, à l'ancienne, ha regole precise; la crosta dev'essere sottile ma non troppo, croccante al punto giusto, la frutta succosa e tenera senza pero' rischiare di squagliarsi.
C'e' un magnifico post su Du miel et du Sel, a questo proposito, una specie di vademecum della Tarte perfetta, le cui indicazioni ho seguito per questa versione con Prugne Ciliegia romagnole.
E poi del resto, "le seul dessert digne de terminer un repas est la tarte aux fruits", noblesse de campagne oblige ...

Ecco la ricetta, proporzioni per due torte (un panetto di pasta potra' essere congelato, pronto all'uso alla prima occasione) :

150 gr burro morbido - 100 gr zucchero a velo - 30 gr farina di mandorle, piu' altri 3 c. come base per la frutta - 1 uovo - un bel pizzico di sale - 250 gr farina 00 setacciata - 2/3 c. zucchero semolato.

Lavorare gli ingredienti nella sequenza indicata, poi formare due panetti ed avvolgerli nella pellicola per alimenti. Uno andra' messo in frigo per un paio d'ore, mentre l'altro potra' essere congelato.
Nel frattempo pulire e tagliare la frutta, e tenerla al fresco.
Trascorse le due ore, accendere il forno a 180°, e stendere la pasta sul tagliere infarinato.
Aiutandosi con il mattarello trasferire la pasta nello stampo, precedentemente imburrato ed infarinato. Niente paura se si rompe, la pasta e' lavorabile, con un po' di pazienza e' possibile saldare di nuovo i pezzi tra di loro.

Bucherellare con una forchetta, e cospargere di farina di mandorle.
Adagiare la frutta sulla pasta ottenendo il motivo che si preferisce, cospargere di un paio di cucchiai di zucchero semolato, ed infornare per c.ca 25 minuti.
Toglierla dallo stampo dopo c.ca un quarto d'ora, quando i bordi si saranno un po' ritirati.


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mercoledì 15 luglio 2009

Come affrontare un'estate a casa


Nico e Paco procedono, con stili diversi, verso una simbiotica associazione a delinquere, qui ingannevolmente innocui godendosi il fresco della sera davanti alla TV (infatti, dormono).
Paco, il gentleman, perde i freni inibitori rilassandosi sul mio letto, appoggiato al suo Gattush.
Ottimi esempi che dovranno ispirarmi nell'affrontare le prossime vacanze estive, che non prevedono viaggi.
Forse qualche breve gita, certamente mare qui nei lidi di Ravenna, ma nessuno agognato spaesamento in un paese raggiungibile con l'aereo (adoro l'aereo), dove si parli un idioma diverso, dove si respiri e si beva e si posi lo sgurado su altro da quello che e' qui.
Non so se sara' una vera vacanza, in questo modo.

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martedì 14 luglio 2009

SCIOPERO contro l'assurdo


Scrivere su questo piccolo blog mi responsabilizza - da giovedi' scorso - come se fossi il direttore di un quotidiano nazionale, obbligata a rettificare un post entro 48 ore dall'ingiunzione a farlo, dovessi scrivere qualcosa di fastidioso, che so, sbagliare la proporzione della farina per il dolce che papi vuole farsi fare da Noemi.
Sono sempre piu' un pesce fuor d'acqua in questo paese, che in maggioranza pare sostenere chi genera idee come questa. Su questo argomento scrive Punto Informatico, ed anche il blog di Google, ma sono certa che cercherete un attimo, e troverete piu' informazioni di me, direttore di giornale responsabile penalmente del suo blogghetto amatoriale, alzata da poco e sul punto di andare in ufficio, finche' ci sara' un ufficio dove andare. Ma del resto perche' dubitarne, non e' forse vero che in questo paese la crisi e' gia' finita ?
Anche oggi la giornata comincia con un grande BLEAH.

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lunedì 6 luglio 2009

Wimbledon e la Galletta Multitasking, con DisSimil-Guacamole & Gamberi Speziati


Roger Federer mi ha rovinato la domenica.
Il tennis mi riporta all'infanzia e all'adolescenza, alle maratone su terra rossa mai noiose, al silenzio concentrato scandito dai palleggi e dalle corse felpate e non dai gemiti, ai personaggi, i singoli, i soggetti, il doppio buffone Nastase-Ramirez, il braccio di Vilas, Borg che gioca cinque set e non suda, McEnroe "ARE YOU SERIOUS ?!", Becker a rete che si tuffa, Connors e la Evert, i capelli di zucchero filato della Duchessa di Kent, Noah à Roland, la Coppa Davis e Panatta.
Sto invecchiando ... ma del resto anche la Seles va per i quaranta, ed e' con lei che inizio' l'era del gemito, e in qualche modo un po' il declino di tutto. Con qualche eccezione.
Non sono una giocatrice, ma ho sempre amato e seguito il tennis, particolarmente quando e' commentato dalla versione italica di Statler & Waldorf dei Muppet's, e cioe' il duo Clerici - Tommasi, persino in versione ipertecnologica HD. Sono perfetti nel rendere l'atmosfera di uno sport e di un evento che parlano di storia, di stile, di tecnica, qualche volta di intelligenza, ma anche di birichinaggine e di gossip. La volgarita' e' bandita (per quanto sia possibile di questi tempi, papi). Sono decisamente sul pezzo mille volte piu' di tanti "gggiovani", e domenica scorsa condividevano con me la frustrazione e lo stupore di vedere Roger Federer portare la sua "manina benedetta" fino al quinto set, pur senza veramente essere li'. Diavolo di un Roddick, incredibilmente progredito, tignosissimo avversario dal serivizio odiosamente efficace, e mannaggia Federer, tutto un pomeriggio di sole mi hai costretto in casa, e quando finalmente e' finita naturalmente il tempo e' cambiato.
Durante la frustrazione massima tra il quarto ed il quinto set, la mia mente turbata ha assemblato vari spunti, e prodotto quanto segue.

Questa Galletta compariva, un po' defilata, nella Cucina Italiana dello scorso maggio, presentata diversamente. Mi e' subito piaciuta, ci ho intravisto un potenziale come base di diverse creazioni - da cui il "Multitasking" - fuoriuscite in strati colorati dal coppapasta, sempre molto attivo in estate.
Quindi eccola qua nella sua versione base, migliorabile per esempio con la semplice aggiunta di erbette profumate, a fare da fondamenta ad una piccola costruzione di DisSimil-Guacamole e di gamberoni speziati.

Per la Galletta:
120 gr parmigiano grattugiato - 120 gr patate grattugiate - 80 gr pastina tipo "risone"

Per il DisSimil-Guacamole:
1 avocado maturo - 1 cipolla Tropea di taglia media - 1/2 peperoncino privato dei semi - il succo di un lime - sale - olio evo

Per i Gamberi:
1 confezione di Gamberi pronti (ebbene si', si trovano per esempio alla pescheria dell'IperCoop, comodissimi, gia puliti, in vaschetta sigillata) - 1/2 cipolla Tropea - 1 cc pasta di curry piccante - 1 cc curcuma - 1/2 cc di zenzero fresco - 1/2 bicchiere di aceto di vino bianco - sale

Cuocere al dente per 5 minuti la pastina tipo "risone", scolarla e mescolarla alle patate crude grattugiate ed al parmigiano. Velare, con l'aiuto di un foglio di carta da cucina intriso di olio evo, una padella antiaderente, versarvi il composto e pressarlo con delicatezza (ho usato un batticarne), in modo da compattare il tutto dando forma ad una galletta spessa circa 1 cm.
Lasciar cuocere alcuni minuti finche' il parmigiano inizia a sciogliersi amalgamando l'insieme, e poi girare con l'aiuto di un coperchio. Terminare la cottura fino a doratura, e mettere da parte a raffreddare su carta da cucina.

Tagliare a meta' l'avocado, denocciolarlo e svuotarlo della polpa. Affettare sottilmente la cipolla, tritare finemente il peperoncino, e mescolare insieme alla polpa di avocado schiacciata grossolanamente con una forchetta, al succo di lime, e a poco sale ed olio evo.
Se si dispone di gamberi freschi, lessarli in acqua e limone, scolarli e sgusciarli.
I miei gamberi pronti li ho irrorati di poco succo di limone, mescolati un po' con le mani, e messi a scolare su carta da cucina. Nel frattempo in una padella con poco olio ho messo la cipolla affettata sottilmente insieme alle spezie e allo zenzero, ho saltato un pochino, aggiunto l'aceto e salato. Ho lasciato insaporire ed evaporare leggermente mescolando, per un paio di minuti, poi ho spento il fuoco, ed aggiunto i gamberi, saltandoli velocemente in questa salsa.
Tagliare con un coppapasta - della dimensione che si preferisce - dei dischi di galletta, e costruire il piatto sovrapponendo alla galletta uno strato di guacamole, e completando infine con i gamberi.
Guacamole e galletta si sposano perfettamente, il piccante agrodolce del gambero caratterizza e stuzzica.
Malgrado tutto, quindi, grazie Roger :)

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