mercoledì 7 luglio 2010

Riflessione, e caldo

Non siamo fatti per stare insieme una vita. Intendo, noi essere umani, a coppie.
Se ci imponiamo di farlo, e di passare nottate a dividere lo stesso letto per decenni, e’ perche’ e’ piu’ facile subire un condizionamento culturale-religioso che ci impone storicamente questi costumi, piuttosto che ammettere che vorremmo fuggire molto piu’ spesso di quanto ci faccia piacere restare, e che la maggior parte del tempo la solitudine, vissuta in indipendenza, sia molto meno logorante, probabilmente piu’ gratificante.
Piu’ invecchio, e piu’ mi sento vicina a chi definisce l’innamoramento un processo puramente chimico, con conseguenze a catena potenzialmente catastrofiche, come ogni reazione chimica.
Queste conseguenze le viviamo a seconda del nostro carattere, e cultura.
Possono essere mortalmente seri ‘contratti’ sottoscritti per la vita, senza clausole liberatorie, da onorare a qualsiasi prezzo. Subire.
Oppure possiamo utilizzare dei cavilli ‘trovando l’inganno’, surfando sulla vita di coppia adattandola ad una morale alternativa. Aggirare.
Tutto considerato, credo di essere una delle ultime vere romantiche.
E comunque, ho caldo.

6 commenti:

papavero di campo ha detto...

è un argomento caldo e va bene a caldo!
è pure di molto complicato(di molto te lo dico alla fiorentina!)
si tratta forse di saper coniugare (di imparare a farlo e di tentarlo) di coniugare bisogno e sogno, ah certo complicatissimo ma se po' fa'.. tutto il resto è vita (ho detto vita mica noia!)

ps: saper vivere la propria solitudine è fondante e fondamentale sia messo a verbale

fedeccino ha detto...

Prendo atto della messa verbale !
E poi lo sai che se mi dici le cose alla fiorentina io approvo tutto a prescindere !
Al mio outburst telegrafico mancavano le conseguenze catastrofiche della reazione chimica quando essa non porta a scegliere (?) il legame, ma invece quando c'e' un'implosione nefasta.
Portatrice di 'morte', appunto. La ricerca dell'equilibrio che tu sintetizzi come tra bisogno e sogno si blocca sullo scoglio dell'autoconservazione. Credo. Ma ho sempre caldo, ed esco dalla palestra.

papavero di campo ha detto...

federica sono a mandarti un abbraccio da una firenzebombay e perdona il sudaticcio ma l'affetto passa avanti! e bonne nuit, qui le rane del mugnone imperversano in un rap che a quelli di brooklin...
fa molto nature e fa molto tormento estenuante ma è un sottofondo musicale alla tom waits và cui mai rinuncerei

e pa e ni come stanno? supercoccole a quei due!

fedeccino ha detto...

Laura, di Pa e Ni parlavo un po' nel posto precedente a questo :)
Stanno bene, Paco e' il mio mito, col suo vivere spaparanzato nel getto del condizionatore, stiracchiandosi ogni tanto con un piccolo 'miiiiiiiiiiiii', massima espressione di soddisfazione. Nico non perde la sua carica energetica da molla canina, e mi segue pero' ovunque, anche nel bagno (del quale ho imparato a non chiudere la porta al volo quando entro, dal momento che l'ho centrato un paio di volte !), strascico del panico subito a novembre per la sua operazione. Unico strascico, apparentemente, i controlli sono positivi :)

Daphne ha detto...

ahahhaha, scusami, non rido per il post ma per la frase conclusiva :D
Sono daccordo con te, sul caldo ovviamente ^_^

Probabilmente siamo rimaste forse in due, ad essere "vere romantiche"...magari qualcu altro si unirà al club, chissà...

A me piace pensare che non sia tutto così meccanico e superficiale, che non si tratti di un processo chimico ma di una volontà semplice e naturale che si scatena quando incontri LA persona.

Sono rimasti pochi, forse, i rapporti che non vanno a logorarsi col tempo e,nonostante ultimamente abbia anch'io perso un po la fiducia, il mio animo romantico non smette di sperare nelLA persona.
E comunque, speriamo che piova -__-

fedeccino ha detto...

Ciao Daphne (bellissimo nome / nick), benvenuta qui da me.
Tutto quello che posso dirti e' che pure io spero che piova :)
A presto !

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